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Bovale "Terra Pintada" Campidano di Terralba DOC Cantina del Bovale
- Regione: Sardegna
- Tipologia: Vino Rosso Fermo
- Gradazione: 13,5/14%
- Vitigno: Bovale 100%
- Luogo di Produzione, Affinamento, Temp. di servizio: Uve provenienti dal Comune di Terralba in provincia di Oristano. Maturazione ed Affinamento in acciaio Inox per almeno 10 mesi. Temp. Servizio 18/20 Gradi.
- Unicità: Vino autoctono Sardo di grande eleganza basata su una morbidezza vellutata complessiva e tannini eleganti.
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Molti nomi, un solo Vino
Il Bovale è un vitigno autoctono sardo la cui origine risulta misteriosa. Probabilmente è frutto delle relazioni e contaminazioni vissute con tutte quelle popolazioni che, dal mare, hanno interagito, commercialmente o militarmente, per tempi più o meno lunghi con la Sardegna. Per il Bovale è possibile che il suo arrivo sia coincidente con la dominazione aragonese che va dal '300 al '700 e che ha comportato innumerevoli scambi a vari livelli. Un’ipotesi infatti è che il Bovale derivi dalla specie spagnola Morastrell, conosciuta in Francia come Mourvèdre (infatti è chiamato dai sardi anche “Muristellu” e “Muristella”), ma, in tempi recenti, si è dimostrato che non esiste alcuna similitudine tra i due vitigni. Il Bovale nel corso del tempo si è poi scisso in due tipologie simili ma geneticamente diverse: Bovale Piccolo (o solo Bovale) e Bovale Grande. E' poi stata confermata la differenza ipotizzata con il Tintilia (vitigno autoctono molisano) e con il sardo Nieddera. Sussistono invece assonanza, seppur con differenze tali da mantenerli distinti, con il vitigno sardo Cagnulari e lo spagnolo Graciano. Il Bovale Grande, rispetto il più diffuso Bovale picccolo (o generalmente Bovale), presenta alcune evidenti differenze quali il colore più violaceo, una distinta acidità, una maggiore freschezza e sensazione vinosa, una evidente fragranza, sensazioni di frutti rossi freschi ed una sensazione tannica molto più marcata. Per questo motivo, il Bovale Grande, viene raramente vinificato in purezza. Altre denominazioni del Bovale sono Bovaledu, Bualeddu, Bovale Piticcu, Cardissina e Cadelanisca.
Meditazione in una notte senza Luna
Durante una vacanza in barca a vela da Bosa facciamo rotta verso l'Isola di Maldiventre ad ovest della Sardegna nella provincia di Oristano a circa 9 miglia dalla penisola del Sinis. L'isola è meravigliosa, disabitata e parte di una splendida area marina protetta. Ricorda l'Isola di Lavezzi nelle Bocche di Bonifacio ma è ben più esposta a tutti i venti ed in particolare al Maestrale. Il suo nome sardo, infatti, è "Malu Entu" che vuol dire "Cattivo Vento". Fermarsi una notte in rada richiede quindi attenzione e soprattutto fortuna con la meteo. Siamo fortunati ed atterriamo in un'ansa orientale dell'isola in una serata di poco vento che ci consente un buon ancoraggio al tramonto. Dopo una esplorazione proprio al calar del Sole rientriamo a bordo con il primo buio che, dopo le 22:30, si trasforma in un buio profondo costellato da una manto di stelle da togliere il fiato, complice una notte senza Luna. Non ci sono luci ma solo un fioco faro di pericolo sull'isola e, a est, un vago chiarore indotto dalla città di Oristano. Decidiamo per una cena frugale e prepariamo dei malloreddus con salsiccia e zafferano che abbiniamo ad un Bovale di Terralba della cantina del Bovale. È tutto un connubio morbido che gustiamo in un silenzio irreale. Dopo cena restiamo sempre in silenzio con il nostro bicchiere di Bovale che diviene ottimo compagno di meditazione, con il naso in su, sospesi, a guardare le stelle accompagnati solo dallo sciabordio gentile dell'acqua. Magico.
Torralba: territorio di elezione del Bovale
È presente in tutta la Sardegna ma soprattutto nel cagliaritano, ad Oristano e Terralba, Anglona e Logudoro. Trova zona di particolare elezione nel territorio di Torralba ove compone, in purezza, la DOC Campidano di Terralba. Rientra nella DOC Mandrolisai assieme a Monica e Cannonau.