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Note storiche Territorio

Cannonau "Terra Pintata" DOC Cantina del Bovale

  • Regione: Sardegna
  • Tipologia: Vino Rosso Fermo
  • Gradazione: 14/14,5%
  • Vitigno: Cannonau 90%; Bovale 10%
  • Luogo di Produzione, Affinamento, Temp. di servizio: Uve provenienti dal Comune di Terralba in provincia di Oristano. Maturazione ed Affinamento in acciaio Inox per almeno 10 mesi. Temp. Servizio 18/20 Gradi.
  • Unicità: Oggi considerato vitigno autoctono tra i più antichi in Italia e probabilmente tra i più antichi del Mediterraneo. Morbido, elegante, con tannini potenti ma setosi.
€ 13,60
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Un filare di Cannonau
Note storiche

Tra i più antichi del Mediterraneo

Il Cannonau è vitigno antichissimo delle cui origini si è discusso a lungo. Per molto tempo si è ritenuto che fosse stato introdotto in Sardegna intorno al '400/'500 per opera degli Spagnoli per via della somiglianza con la loro Garnacha Tinta. A seguito della successiva esportazione in Francia, dove è stato denominato Grenache si è da qui diffuso in tutto il Mondo. Sulla presenza in Sardegna ad opera degli Spagnoli ci sono sempre stati dubbi sia per il forte radicamento sul territorio tale da fare pensare ad una certa preesistenza sia per il ritrovamento di una serie di documenti notarili del '200 o del '300 che riportano atti di trasferimento di proprietà di viti di Cannonau. Tali ipotesi sono state confermate scientificamente a partire dagli anni '90 dello scorso secolo con la scoperta, in vari siti archeologici in Sardegna, della esistenza di tracce di vino (in particolare per la forte presenza di acido tartarico in misura rilevante nei vini rossi) in antichi contenitori e centinaia di vinaccioli (i semi della vite) trovati in recipienti o addirittura piccoli torchi per fare l'uva risalenti a migliaia di anni fa. Questi semini, carbonizzati dal tempo ma analizzati con moderni spettrografi, hanno consentito di verificare che appartengono ad una sorta di Cannonau di un tipo simile a quello attuale ma con diversità sostanziali con il Granacha spagnolo. I ritrovamenti fanno supporre l'esistenza di acini risalenti a circa 3.200 anni fa che possono giustificare, in quel periodo, una già ampia e diffusa esistenza della vitis vinifera e del vino in Sardegna. Il Cannonau, quindi, in base a queste teorie suffragate da basi scientifiche può essere considerato a tutti gli effetti autoctono Sardo, Italiano e tra i più antichi del Mediterraneo. In Italia il Cannonau è chiamato anche Cannonao, Cannonaddu, Cannonaddu Nieddu, Guarnaccia e Granaccia. Queste due ultime denominazioni sono forse da attribuire al lavoro svolto dopo l'unità d' Italia dai Savoia che contribuirono alla diffusione del vitigno in italia. 

Storie native

Col porceddu cotto al fuoco con il mirto 

Una settimana di lavoro nella Sardegna centrale nel mese di marzo. Hai il privilegio di incontrare gente fantastica in una terra stupenda nelle zone meno turistiche. In particolare nel nuorese dove ti sembra di essere in una terra di frontiera bellissima ed apparentemente solitaria. La tua base è in una nota struttura alberghiera vicino ad Oliena, in campagna, vicino ad una famosa fonte. L' hotel è conosciuto per la semplice ma speciale ospitalità e per il magnifico ed abbordabile ristorante. La sera è un piacere rientrare tardi e farsi coccolare in un ambiente vero dove ogni giorno che passa si diventa amici. L'ultima sera giunto tardi al ristorante e con la possibilità di non doversi alzare troppo presto la mattina si può indugiare e rilassarsi. Ci si accomoda di fronte al grande fuoco nel quale cuociono con maestria i porcetti da latte con un sentore di mirto che inebria. Partiamo da un'ottima bottiglia di Cannonau che abbiniamo per primo a delle Tallutzas con ceci ed erbette e poi immancabilmente un fantastico porceddu cotto lentamente al fuoco con il mirto. Una cena che ti riscalda oltre che per la bontà e l'armonia con il cannonau anche per un impagabile senso di intimità.

Il Territorio

In mezzo alla Sardegna

La maggiore produzione è in Sardegna, praticamente in tutte le sue parti, ma soprattutto nella zona centrale con la DOC Cannonau. Ha delle sottozone di pregio quali il Nepente di Oliena o Oliena, Capo Ferrato, Jertzu. È presente con altre uve nella DOC Mandrolisai. Oggi si trova con il nome di Tocai Rosso nelle province di Vicenza, Treviso e Venezia. Con il nome di Gamay del Trasimeno in Provincia di Perugia. Con il Nome di Alicante nelle province di Ancona, Ascoli Piceno, Catania, Grosseto, Messina, Pesaro, Urbino, Rieti, Rimini, Savona, Genova e La Spezia.

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