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Note storiche Territorio

Barolo "Cesare Pavese" Vallebelbo

  • Regione: Piemonte
  • Tipologia: Vino Rosso Fermo
  • Gradazione: 13,5/14%
  • Vitigno: Nebbiolo 100% (Michet e Lampia)
  • Luogo di Produzione, Affinamento, Temp. di servizio: Colline delle Langhe, in particolare nell'area di S. Stefano Belbo. Affinamento minimo 3 anni di cui 18 mesi in botti di rovere o castagno (per la Riserva almeno 5 anni). Temp. di Servizio 20 gradi.
  • Unicità: Definito storicamente come "Re dei Vini e Vino dei Re". Presenta un raffinato equilibrio tra sensazioni morbide, basate sul calore dell'alcol e sulla bevuta vellutata e le sensazioni dure indotte dalla sapidità e dai tannini importanti.
€ 27,90
Tasse incluse
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Marchesa di Barolo Giulia Colbet Falletti e Camillo Benso Conte di Cavour
Note storiche

       "Re dei Vini
       e Vino dei
       Re"

Il Barolo è un vino storicamente Piemontese e Juliette Colbert Falletti (nobildonna francese di nascita, successivamente trapiantata a Barolo dopo il matrimonio con il marchese Tancredi di Barolo, modernissima e nota per le sue avanzate e ricche opere di carità) e di Camillo Benso Conte di Cavour (il grande politico piemontese che fu all'origine dell' unità d' Italia). Sostanzialmente coinvolsero grandi esperti che applicarono al Barolo le avanzate e collaudate tecniche di produzione e vinificazione francesi adattate alla peculiarità del territorio e delle tradizioni delle Langhe. In particolare il Gen. F. Staglieno grande esperto del metodo di fermentazione francese Gervais (nel 1835 scrisse un famoso trattato sull' enologia piemontese e responsabile delle vigne di Pollenzo, importante proprietà dei Savoia oggi sede dell'Agenzia di Pollenzo promossa da Slowfood e sede, tra l'altro, della famosa Università Gastronomica, eccellenza italiana a livello mondiale). Meno certo è il coinvolgimento dell'enologo e mercante francese Ouder che dal 1843 sembra avere operato in diversi luoghi in Piemonte, tra cui le tenute di Cavour a Grinzane. Gli interventi mossi al miglioramento del Barolo portarono al superamento dell'iniziale asperità o della sua eccessiva dolcezza, con la definizione della caratteristica chiave del Barolo incentrata su un bouquet straordinariamente complesso e dinamico nell'evolversi senza perdere le proprie ampie qualità organolettiche che segue la grande attitudine ad affinamenti estremamente longevi. Con queste caratteristiche il Barolo divenne così ambasciatore del Piemonte e dei Savoia in tutte le Corti Europee.

Storie native

Compleanno all'Agenzia di Pollenzo

Per il vostro compleanno decidete di passare un weekend presso l’Agenzia di Pollenzo vicino a Bra e dopo una visita alla Banca del Vino degustate un Barolo con delle gallette piemontesi e del Castelmagno invecchiato. L'abbinamento è potente, vellutato e di grande piacevolezza. Vi apre lo stomaco e decidete di cenare al ristorante gestito dal team di Slowfood e, in piena armonia locale, gustate un meraviglioso Brasato al Barolo che vi riporta all' infanzia. La candelina la spegnerete poi su un fantastico Bunet che accompagnerete ad un magnifico Barolo Chinato.

Il Territorio

Le "lingue" di terra di marne e sabbie

Il Barolo è prodotto nei comuni di Barolo, Castiglion Falletto, Serralunga d' Alba e parte dei territori di La Morra, Monforte d' Alba, Roddi, Verduno, Cherasco, Diano d' Alba, Novello e Grinzane Cavour. Si dice che è vino delle Langhe, "Lingue" di terra geologicamente formate da marne e sabbie stratificate. Le Langhe del Barolo sono quasi sempre orientate verso nord a guardare il fiume Tanaro. Tale orientamento è una delle componenti che rendono austero il Barolo.

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