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Moscato d'Asti DOCG "Cesare Pavese" Vallebelbo
- Regione: Piemonte
- Tipologia: Vino Bianco Dolce Spumante
- Gradazione: 5,5/6%
- Vitigno: Moscato Bianco 100%
- Luogo di Produzione, Affinamento, Temp. di servizio: Colline intorno a S. Stefano Belbo e Colline originarie di produzione nell'Astigiano. Produzione con metodo Martinotti. Temp. di Servizio 6-8 gradi.
- Unicità: Il sentore leggero di fiori bianchi e muschio.

Storia di una
grande
eccellenza
italiana
Il Moscato è uno dei vitigni più antichi sia in Italia che in altre aree geografiche. Certamente deriva dal bacino medio orientale del Mediterraneo ed è stato probabilmente introdotto in Italia dai Greci, che coltivavano in Grecia l'Anathelicon Moschaton, avendo portato con loro semi e tralci per impiantare la produzione in Magna Grecia. Le uve di Moscato erano certamente note a Roma e sembra citate come Apicae (Catone) o Apianae (Columella, Plinio) per riferirsi alle api che avrebbero gradito il sentore zuccherino del Moscato. In realtà il nome Moscato deriva da muschus (muschio) per il profumo intenso a fondo erbaceo e l'aroma dolce. Interessante poi l'ipotesi di Venezia che, annessa Creta, avrebbe contribuito a portare il moscato in Italia dove trova la sua massima espressione qualitativa in Piemonte soprattutto con il Moscato bianco. Della presenza in Piemonte si hanno notizie dal '300 e certamente nel '500 con la decisione di Emanuele Filiberto di Savoia di limitare le importazioni di vitigni esteri a vantaggio di quelli autoctoni. Dall'800 in poi, oltre a divenire un must del Piemonte, il Moscato si è diffuso, con svariati sinonimi e biotipi in tutta Italia e all'estero. Il Moscato d'Asti dolce spumante piemontese è una delle grandi eccellenze italiane nel Mondo. È un vino solitamente dolce spumante naturale, a volte, secco o passito dolce.
Con i frutti del vostro terrazzo
Scoprite che il piccolo albero di fico che avete piantato in un vaso in terrazzo al terzo anno è maturato. Una domenica dopo pranzo trovate una decina di meravigliosi ed inaspettati frutti pronti per essere colti. Li cogliete con la soddisfazione che sono stati prodotti da voi e, dopo pranzo, li mangiate con voluttà abbinandoli ad un fresco Moscato d' Asti che tenevate in frigo. Un abbinamento fantastico con un finale tra il dolce del vino ed il dolce dei fichi che vi è rimasto sulle dite che vi fa amare l'estate e le cose buone ed inaspettate.
Assai diffuso in Italia e nel Mondo
Principalmente in Piemonte soprattutto ad Asti ed Alessandria ed in altre aree delle Langhe comprese. Oltre al Piemonte lo troviamo anche in Valle d'Aosta, nell' Oltrepo Pavese, nei Colli Euganei, in Toscana, in Puglia, in Sicilia e Sardegna con svariati sinonimi tipo Moscato d'Asti, di Canelli, di Chambave, di Trani, di Noto, di Siracusa, di Tempio Pausania e il Moscadello di Montalcino. Fuori Italia è presente in Spagna, Francia (Alsazia), Germania, Romania e, naturalmente, Grecia. Il Moscato bianco è distinto dal Moscato Giallo e dal Moscato di Alessandria più noto in Sicilia come Zibibbo. È presente anche nel continente Nord Americano.
