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Soave DOC Latium
- Regione: Veneto
- Tipologia: Vino Bianco Fermo
- Gradazione: 12,5/13%
- Vitigno: Garganega 85%, Trebbiano di Soave 15%.
- Luogo di Produzione, Affinamento, Temp. di servizio: Nell'area di Mezzane e della Val d'Illasi a 200 metri s.l.m. Affinato in acciaio Inox. Temp. di Servizio 10-12 gradi.
- Unicità: L' Elegante, profonda, Intensità al naso e la forza delle note fruttate.
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Trebbiano
e
Garganega
È un importante vino bianco presente nella provincia veronese composto da due antichi vitigni nativi della zona: il Garganega (vitigno principale della DOC Soave e della provincia di Verona) ed il Trebbiano di Soave. Il Garganega è nominato da Pier de' Crescenzi nel suo trattato del 1200, precedentemente era utilizzato da Romani ed Etruschi con tipica coltivazione a Pergola. Potrebbe avere anche delle lontane relazioni con il Nuragus sardo, il Glera (Prosecco) ed il meridionale Grecanico. Il Trebbiano di Soave è un vitigno a bacca bianca tipico dell'area della DOC Soave. Viene utilizzato per realizzare i migliori Soave (fino al 20% come nel nostro vino) migliorandone la facilità di beva attraverso una perfetta integrazione con il Garganega. Il clone presente a Lugana prende il nome di Trebbiano di Lugana o Turbiana. Il Trebbiamo di Soave era presente già dal XVI secolo per la produzione di ottimi vini lombardi. Qualcuno dice che possa avere relazioni con il verdicchio o il pinot blanc alsaziano per il vago sentore di mandarino. È un vitigno totalmente diverso dal trebbiano Toscano (più legnoso) che, per la sua maggiore facilità di coltivazione, spesso viene preferito al Trebbiano di Soave. Oggi sono pochi i grandi Soave vinificati con solo Garganega e Trebbiano di Soave.
Un momento di grazia
Passiamo una nebbiosa ed umida giornata di gennaio a Mestre per lavoro e ci fermiamo per la notte. Alle 20:30 non ci va di ritirarci in camera a dormire né tanto meno di cenare nel luccicante ed inquietante ristorante dell'Hotel. Prendiamo allora un taxi e ci facciamo portare a Venezia a Piazzale Roma. Da li, nella nebbia più densa che rende Venezia magica, iniziamo una passeggiata superando calli e ponti senza guardare il tempo in una dimensione sfumata che non ci fa sentire l'appetito che, alla fine, verso le 23 arriva una volta giunti in fondo a Riva degli Schiavoni. Ci guardiamo intorno ed in un piccolo canale che volge all'interno troviamo una trattoria che sembra rimasta agli anni cinquanta illuminata in modo caldo dal fuoco del camino acceso. Dopo delle sarde fragranti l'oste ci propone una granseola perfettamente naturale e profumata. Abbiniamo il tutto al Soave Latium Morini e comprendiamo, in modo molto intimo, il valore semplice ma insostituibile di un momento di grazia.
Mezzane e Illasi
Nell'area di Mezzane e Val d'Illasi a 200 metri s.l.m.