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Ischia Forastera Pietratorcia
- Regione: Campania
- Tipologia: Vino Bianco Fermo
- Gradazione: 12%
- Vitigno: Forastera 90%; Biancolella 10%
- Luogo di Produzione, Affinamento, Temp. di servizio: Vigne nelle località di Chignole, Cuotto e Toppo del Comune di Forìo di Montecorvo sull'Isola di Ischia. Vinificato in acciaio inox ed affinato sulle feccie per 2 mesi. Il vino non è chiarificato. Temp. Servizio 8/10 Gradi.
- Unicità: E' il vino autoctono Ischitano più misterioso perché non se ne conoscono con certezza le origini. Ha una produzione prettamente isolana caratterizzata da elevata qualità produttiva.
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Il vitigno Forestiero
Il vitigno Forastera ha una storia certamente antica ma non se ne conosce in modo certo l'origine. È per questo che appare misterioso. Si incomincia a parlare di tale vitigno per la prima volta nella seconda parte dell'800 quando ci sono i primi documenti che parlano di un vitigno Forastera nella provincia di Napoli, ed in particolare in alcuni comuni di Ischia e di una Forastiera a Grumello del Monte, in provincia di Bergamo, senza che però si spieghi se si tratta dello stesso vitigno o di una semplice assonanza nel nome. La Forastera sembra sia stata introdotta ad Ischia, divenendone poi terra elettiva, proprio ai primi dell'800 per contrastare gli effetti della Fillossera che aveva decimato la più nota e radicata Biancolella. La Forastera risultava e risulta, infatti, più resistente al parassita. Per questo motivo, di arrivo repentino sull'Isola, il nome potrebbe derivare da “vitigno forestiero”. La Forastera, pur essendo più resistente alla Fillossera, è comunque un vitigno più complesso ed instabile da coltivare ed infatti convive in chiave marginale con la più nota e stabile Biancolella. Vinificato in purezza dà vita alla Forastera DOC, mentre assemblato con altri vitigni (la Biancolella) dà vita al Bianco di Ischia.
Il cuore del vero Made in Italy.
Organizzate una degustazione di vini nativi italiani con un gruppo di amici australiani. Si sceglie la Campania del mare con vini di Ischia e della Costa d' Amalfi. Tutti i vini sono graditi, profumati e solari, ma lascia particolare traccia la Forastera per la sua storia misteriosa, la delicatezza e la gentile mineralità. Ciò che colpisce i vostri ospiti, oltre la piacevolezza del vino e la storia misteriosa, è la narrazione delle difficoltà produttive isolane, della creatività per confrontarsi con un territorio bellissimo ed impervio, della volontà dell'uomo di mantenere in vita tradizioni antiche salvaguardando la tipicità e biodiversità del territorio garantendo comunque elevati livelli di qualità. Insomma vi rendete conto che i vostri ospiti sono attratti dalla unicità ed esclusività di questo vino indotte dalla propria storia e dalle caratteristiche non standardizzate. Si sentono appagati non solo per aver bevuto un vino piacevole ma per avere fatto un piccolo viaggio di conoscenza in un mondo non ripetibile.
Il nativo di Forio.
Sull'Isola di Ischia, in particolare nel Comune di Forìo, di cui è considerato vitigno autoctono. Si trova anche a Procida e molto marginalmente, in varie zone della Campania ed in Sardegna, probabilmente esportato nel '900 insieme alla Biancolella.